La domanda che ogni content marketer si è posto almeno una volta nella sua vita è “ma qual è la lunghezza ideale per i contenuti web? Contenuto lungo o breve?”
Nel rispondere, dobbiamo tenere in considerazione molti aspetti: tra gli elementi più rilevanti bisogna definizione degli obiettivi da raggiungere, la tipologia di prodotto che vogliamo vendere e gli interessi del pubblico che ci segue.
Ecco perché in questo articolo vedremo le differenze sostanziali tra contenuto lungo e corto considerando gli aspetti positivi e negativi di ogni tipologia.
I contenuti lunghi sono quelli che comprendono più di 900 parole (senza spazi).
Questa tipologia di contenuti è normalmente utilizzata per i post dei blog, le guide pratiche, i webinar, gli e-book o contenuti simili.
L’intento dei contenuti lunghi, è quello di spiegare qualcosa in maniera più approfondita fornendo informazioni dettagliate ai clienti; è molto utilizzata nei settori più tecnici come per la medicina, la finanza o nella giurisdizione. Questo perché questi settori hanno il bisogno di educare i propri consumatori.
Uno dei vantaggi dei contenuti di lungo formato, è sicuramente quello di contenere molte parole chiave che portano ad avere più traffico. Inoltre, se il contenuto è ben studiato, si avranno backlink da altri siti web che permetteranno di conseguenza, un miglior posizionamento nei motori di ricerca.
Inoltre, se pubblichi contenuti qualitativi, il tuo pubblico sarà più propenso a trascorrere del tempo sul tuo sito web. Questo migliorerà quindi i parametri del sito come la frequenza di rimbalzo e il tempo speso sulle singole pagine.
Se fino a qui abbiamo visto solo i vantaggi, ora passiamo all’altro lato della medaglia: il contenuto lungo non è molto apprezzato per chi ha poco tempo e poca capacità di attenzione. Questo problema però, potrebbe essere in parte risolto con l’utilizzo di una buona formattazione in modo da facilitare la ricerca delle zone di interesse per chi ha poco tempo.
Inoltre i contenuti di formato lungo richiedono molto tempo ed energie nella realizzazione, ecco perché si ha bisogno di lavorare con esperti copy che siano qualificati per ottenere un contenuto coinvolgente sul pubblico.Altro svantaggio è sicuramente quello di essere meno mobile friendly: una lettura lunga non è il massimo per chi utilizza dispositivi mobile.
Altro vantaggio dei testi brevi è quello di essere molto più facile da creare rendendo quindi possibile pubblicare contenuti più frequentemente, agevolando il posizionamento sui motori di ricerca.
Inoltre, visto il sempre maggiore utilizzo dei social, i contenuti brevi ottengono una maggiore condivisione rispetto ai contenuti in forma lunga.
Tra gli svantaggi, sicuramente questo tipo di contenuto è molto superficiale e se l’articolo non riesce a coinvolgere il tuo pubblico, vedrai un forte tasso di rimbalzo, penalizzando anche la tua posizione sui motori di ricerca.
Come abbiamo visto sopra, sia i contenuti lunghi che quelli brevi hanno i loro vantaggi e i loro svantaggi. La tipologia perfetta non esiste ma dipende da diversi fattori.
Ogni azienda è diversa e coinvolge un pubblico specifico; quindi se stai programmando la creazione di contenuti per il tuo brand, tieni in considerazione questi fattori:
Tieni conto che la maggior parte delle aziende generalmente utilizza un misto di testi brevi e lunghi. Questo perchè non tutti gli argomenti hanno bisogno di avere un’analisi approfondita.
Il consiglio finale è quello di assicurarti che gli argomenti di cui scrivi (brevi o lunghi che siano), trattino argomenti di cui il tuo pubblico di destinazione è veramente interessato.